Le cause principali della morte delle piante da interno: gli errori da evitare

Succede più spesso di quanto si immagini: si acquista una splendida pianta per abbellire la casa, ma dopo poco tempo ci si accorge che qualcosa non va. Nonostante le attenzioni e l’affetto dedicati, la pianta appare spenta e sofferente. Cosa può essere accaduto? Forse sono stati commessi degli errori nella sua gestione?

Quali sono gli errori che si possono aver commesso?

Era una pianta da esterno: alcune piante, grazie ai loro fiori o al fogliame decorativo, sembrano perfette per essere portate in casa. Tuttavia, per la loro natura, non sopportano temperature superiori ai 18 gradi. In questi casi, è sempre meglio sistemarle su un terrazzo o, ancora meglio, in giardino. In appartamento, invece, è preferibile scegliere piante di origine esotica, più adatte agli ambienti interni.

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Attenzione alla posizione: quando si acquista una nuova pianta, posizionarla a caso, solo per riempire uno spazio vuoto, non è la scelta migliore. Le piante da interno necessitano di luce naturale; in assenza di illuminazione adeguata, rischiano di seccarsi e perdere le foglie anche in pochi giorni.

Mai vicino ai termosifoni: bisogna fare attenzione al riscaldamento domestico, che tende a seccare l’aria. In queste condizioni, prima si disidratano le punte delle foglie, poi l’intera pianta. Se la temperatura è troppo elevata, è consigliabile vaporizzare un po’ d’acqua sulle foglie e posizionare della ghiaia o argilla espansa umida vicino al vaso, meglio ancora nel sottovaso, per aumentare l’umidità.

E ancora

Non esagerare con l’acqua: non tutte le piante hanno bisogno della stessa quantità d’acqua. Il modo migliore per regolarsi è toccare il terriccio con le mani: annaffiare solo se risulta asciutto. Se invece è ancora umido, è meglio aspettare qualche giorno prima di irrigare nuovamente.

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Trapianto e concimazione: generalmente, le piante da interno vengono fornite in contenitori adatti a consentire una crescita sana e graduale. Spostarle troppo presto può causare stress. Anche per la concimazione è meglio attendere: durante l’estate molte piante sono in fase di riposo vegetativo, quindi è preferibile rimandare queste operazioni a un momento più opportuno.

Perdita di foglie: non bisogna allarmarsi se la pianta perde qualche foglia. Il ricambio fogliare è un processo naturale e fisiologico. Solo se la perdita supera il 10% delle foglie è il caso di preoccuparsi; altrimenti, è un fenomeno normale, simile a quello che avviene con i capelli negli esseri umani. Fa parte del ciclo vitale della pianta.

Come capire se c’è un parassita o una malattia?

Se si notano segni di sofferenza diffusi su tutta la pianta, o su una parte consistente di essa, è il momento di indagare. Potrebbe trattarsi di uno stress ambientale, ma anche di una malattia, di un’infezione fungina o della presenza di parassiti. In ogni caso, è importante intervenire tempestivamente.

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I parassiti animali sono spesso riconoscibili: si presentano come piccoli granelli mobili, simili a polvere che si sposta sulle foglie. In questi casi, si possono utilizzare insetticidi specifici. Se necessario, si può portare una foglia infestata da un esperto per ricevere una diagnosi precisa e una soluzione efficace.

I sintomi causati dai funghi sono spesso simili a quelli dovuti a condizioni ambientali sfavorevoli, ma di solito colpiscono solo alcune parti della pianta. È fondamentale assicurarsi che la pianta viva nelle condizioni più adatte e, in caso di dubbi, chiedere consiglio a chi ha maggiore esperienza.

Come prendersi cura delle piante da interno?

Illuminazione adeguata: innanzitutto, durante il giorno o quando c’è molta luce, è importante orientare la pianta in modo che riceva il giusto apporto di sole, senza però esagerare. Evitare di lasciarla troppo a lungo nello stesso punto esposto, per non rischiare di bruciare le foglie. Serve equilibrio tra luce e ombra.

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Arieggiare l’ambiente: quando si tratta una pianta in casa, è utile posizionare un foglio di carta sotto il vaso per proteggere le superfici. Prestare attenzione alle zone colpite e arieggiare bene la stanza. Se possibile, eseguire queste operazioni all’aperto, in giardino o sul terrazzo, per favorire il ricambio d’aria.

Utilizzare protezioni adeguate: durante i trattamenti, è sempre consigliabile indossare dispositivi di protezione come mascherina e guanti per proteggere naso, bocca e mani. Anche un grembiule da lavoro può essere utile. Tutti questi indumenti possono essere facilmente lavati in lavatrice, senza alcuna difficoltà o perdita di tempo.

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