
L’olio extravergine di oliva è un alimento prezioso per la salute, ricco di proprietà benefiche e protagonista della dieta mediterranea. Tuttavia, riconoscere un olio extravergine di qualità tra gli scaffali del supermercato può non essere semplice. Etichette accattivanti, prezzi diversi e una vasta gamma di prodotti possono confondere anche il consumatore più attento. In questo articolo, ti guideremo passo dopo passo su come scegliere un olio extravergine di oliva di alta qualità, imparando a leggere le etichette, riconoscere i segni distintivi e valutare i parametri organolettici più importanti.
Cos’è l’olio extravergine di oliva e perché fa bene alla salute
L’olio extravergine di oliva si ottiene dalla spremitura meccanica delle olive, senza l’uso di sostanze chimiche o processi industriali. A differenza di altri oli, mantiene intatte le sue proprietà nutrizionali e organolettiche, risultando ricco di antiossidanti naturali come i polifenoli, la vitamina E e gli acidi grassi monoinsaturi, in particolare l’acido oleico.

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il consumo regolare di olio extravergine di oliva contribuisce a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, abbassa il colesterolo LDL (quello “cattivo”) e protegge le cellule dallo stress ossidativo. Inoltre, favorisce la digestione, ha effetti antinfiammatori e può persino aiutare nella prevenzione di alcune forme tumorali.
Per ottenere questi benefici, però, è fondamentale scegliere un olio di qualità, in quanto le proprietà salutistiche dipendono strettamente dalla freschezza, dalla lavorazione e dalla conservazione del prodotto. Un olio scadente o mal conservato può perdere gran parte delle sue virtù e, in alcuni casi, contenere sostanze indesiderate.
Come leggere l’etichetta: informazioni chiave da cercare
La prima cosa da fare quando si sceglie un olio extravergine di oliva al supermercato è leggere attentamente l’etichetta. Secondo la normativa europea, per essere definito “extravergine”, l’olio deve rispettare parametri chimici e sensoriali precisi, come un’acidità libera inferiore allo 0,8% e l’assenza di difetti organolettici.

Sull’etichetta, cerca la dicitura “olio extravergine di oliva” e verifica che sia ottenuto esclusivamente mediante processi meccanici. Fai attenzione alla provenienza: la presenza di termini come “100% italiano”, “olio ottenuto da olive raccolte e molite in Italia” o l’indicazione DOP/IGP garantiscono una maggiore tracciabilità e qualità. Diffida di oli con diciture generiche come “miscela di oli comunitari” o “miscela di oli di oliva dell’Unione Europea”, che possono indicare una provenienza mista e una qualità inferiore.
Controlla la data di produzione e preferisci oli imbottigliati di recente. L’olio extravergine, infatti, è un prodotto fresco: più è giovane, più mantiene intatte le sue proprietà. Anche la data di scadenza è importante, ma ricorda che la qualità inizia a calare già dopo alcuni mesi dall’imbottigliamento. Infine, verifica la presenza del lotto di produzione, un segno di trasparenza da parte del produttore.
Colore, profumo e gusto: i parametri sensoriali da valutare
Oltre all’etichetta, anche l’aspetto, il profumo e il gusto dell’olio possono aiutarti a riconoscere un prodotto di qualità. Tuttavia, al supermercato spesso non è possibile assaggiare l’olio prima dell’acquisto, ma puoi comunque fare attenzione ad alcuni dettagli.

Il colore dell’olio extravergine può variare dal verde intenso al giallo dorato, a seconda della varietà di olive e del grado di maturazione. Contrariamente a quanto si pensa, il colore non è indice di qualità: alcuni produttori potrebbero addirittura utilizzare bottiglie scure per proteggere l’olio dalla luce, che ne accelera l’ossidazione e il degrado.
Una volta aperta la bottiglia a casa, annusa l’olio: un buon extravergine deve avere un profumo fruttato, con sentori di erba fresca, carciofo, pomodoro o mandorla. All’assaggio, deve risultare equilibrato tra amaro e piccante, caratteristiche che indicano la presenza di polifenoli e quindi una maggiore qualità. Un sapore piatto, rancido o metallico è invece segno di un prodotto scadente o ossidato.
Consigli pratici per scegliere e conservare l’olio extravergine
Quando acquisti l’olio extravergine di oliva, prediligi confezioni in vetro scuro, che proteggono meglio dalla luce rispetto a quelle trasparenti o in plastica. Scegli formati adatti al tuo consumo: una bottiglia troppo grande rischia di ossidarsi prima di essere terminata, soprattutto se non viene conservata correttamente.

Conserva l’olio in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce e dal calore. Evita di lasciare la bottiglia vicino ai fornelli o esposta al sole. Una volta aperto, richiudi sempre bene il tappo e consuma l’olio entro pochi mesi per godere appieno delle sue proprietà organolettiche.
Infine, non lasciarti ingannare solo dal prezzo: un olio extravergine di qualità ha un costo superiore rispetto agli oli di semi o agli oli di oliva raffinati, ma rappresenta un vero investimento per la tua salute. Scegliendo con attenzione, potrai portare in tavola un prodotto genuino e benefico, capace di esaltare il gusto dei tuoi piatti e contribuire al tuo benessere quotidiano.