
Roma è una città che non smette mai di stupire, anche chi la conosce da anni. Se tutti sanno della celebre Fontana di Trevi o della Barcaccia in Piazza di Spagna, poche persone – persino tra i romani – conoscono le fontane più nascoste e affascinanti della capitale. Da architetto, ho imparato a guardare oltre le mete turistiche più battute per scoprire dettagli, storie e bellezze che spesso sfuggono all’occhio distratto. In questo articolo ti accompagno in un viaggio tra le fontane meno conosciute di Roma, veri gioielli d’acqua e di pietra che raccontano la storia della città in modo silenzioso e suggestivo. Preparati a scoprire angoli segreti, aneddoti e consigli pratici per vivere Roma come un vero intenditore.
Fontana dell’Acqua Paola: la “Fontanone” del Gianicolo
Tra le fontane meno note ma più scenografiche di Roma c’è senza dubbio la Fontana dell’Acqua Paola, conosciuta dai romani come il “Fontanone”. Situata sul colle del Gianicolo, questa fontana monumentale fu voluta da Papa Paolo V Borghese nel 1612 per celebrare il restauro dell’antico acquedotto Traiano-Paolo. L’imponente facciata in marmo bianco, con le sue cinque arcate e le colonne corinzie, domina la città regalando una delle viste panoramiche più emozionanti di Roma.
Da architetto, non posso che ammirare la perfetta integrazione tra la struttura della fontana e il paesaggio circostante. L’acqua scorre in modo maestoso in una grande vasca, creando giochi di luce e riflessi che cambiano con le ore del giorno. La Fontana dell’Acqua Paola è anche un luogo di grande suggestione nelle ore serali, quando la città si illumina ai suoi piedi. Consiglio di raggiungerla al tramonto per godere di un’atmosfera unica e romantica, lontano dalla folla del centro storico.
Un dettaglio interessante: la fontana è stata protagonista di numerosi film, tra cui “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, che ne ha immortalato la magia. Se vuoi vivere un’esperienza autentica, porta con te una macchina fotografica e lasciati ispirare dalla bellezza senza tempo di questo luogo.
Fontana delle Tartarughe: un capolavoro rinascimentale nel Ghetto
Nel cuore del Ghetto Ebraico, in Piazza Mattei, si trova una delle fontane più eleganti e meno affollate di Roma: la Fontana delle Tartarughe. Realizzata tra il 1581 e il 1588 da Giacomo della Porta e Taddeo Landini, questa piccola fontana è un gioiello rinascimentale che unisce arte, leggenda e ingegneria idraulica.
La fontana si distingue per la grazia delle sue figure: quattro efebi in bronzo sorreggono altrettante tartarughe, che sembrano arrampicarsi sul bordo della vasca superiore. Le tartarughe furono aggiunte solo nel Seicento, probabilmente da Gian Lorenzo Bernini o Andrea Sacchi, per risolvere un problema di equilibrio compositivo. Il risultato è un’opera d’arte raffinata e armoniosa, che sorprende per la sua delicatezza e originalità.
Come architetto, sono affascinato dalla capacità di questa fontana di dialogare con lo spazio circostante: la piazza raccolta, i palazzi storici e la luce che filtra tra i vicoli creano un’atmosfera intima e fuori dal tempo. Fermati qualche minuto ad osservare i dettagli delle sculture e lasciati trasportare dalle storie che si raccontano su questa fontana: si dice che sia stata realizzata in una sola notte per conquistare il cuore di una nobile romana.
Fontana di Piazza Santa Maria in Trastevere: tra storia e convivialità
Trastevere è uno dei quartieri più vivaci e autentici di Roma, e la sua piazza principale custodisce una delle fontane più antiche e meno celebrate della città: la Fontana di Piazza Santa Maria in Trastevere. La sua origine risale addirittura all’epoca romana, anche se l’aspetto attuale è frutto di diversi restauri, tra cui quello di Carlo Fontana alla fine del Seicento.
La fontana si caratterizza per la sua semplicità e per il rapporto diretto con la vita quotidiana del quartiere. Quattro delfini in pietra circondano una vasca ottagonale, mentre l’acqua zampilla con un ritmo costante e rassicurante. Qui non troverai folle di turisti, ma piuttosto abitanti del quartiere, bambini che giocano e artisti di strada che animano la piazza. È il luogo ideale per una pausa rilassante tra una passeggiata e l’altra, magari sorseggiando un caffè nei tavolini all’aperto.
Da architetto, apprezzo la capacità di questa fontana di essere parte integrante della vita sociale di Trastevere. Le sue linee sobrie e la posizione centrale la rendono un punto di riferimento per chiunque voglia immergersi nell’autentica atmosfera romana. Se vuoi scoprire una Roma più genuina, questa fontana è una tappa obbligata.
Fontana delle Naiadi: simbolo di modernità a Piazza della Repubblica
Se desideri ammirare una fontana che unisce tradizione e modernità, ti consiglio di visitare la Fontana delle Naiadi in Piazza della Repubblica. Realizzata alla fine dell’Ottocento dall’architetto Alessandro Guerrieri e dallo scultore Mario Rutelli, questa fontana rappresenta un esempio straordinario di arte liberty a Roma.
La fontana è composta da una grande vasca circolare, al centro della quale si ergono quattro figure femminili – le Naiadi, ninfe delle acque – che simboleggiano i diversi tipi di acqua: lacustre, fluviale, oceanica e sotterranea. Al centro, un gruppo scultoreo raffigura il Glauco marino, emblema della forza e del dominio dell’uomo sulla natura. Le forme sensuali e dinamiche delle statue suscitarono scandalo all’epoca della loro inaugurazione, ma oggi rappresentano uno dei capolavori della scultura urbana romana.
Da architetto, sono colpito dall’audacia stilistica di questa fontana, che rompe con i canoni classici e introduce elementi di innovazione e sperimentazione. La posizione scenografica, all’ingresso di una delle piazze più importanti della città, la rende un luogo perfetto per una sosta fotografica o per ammirare il contrasto tra l’antico e il moderno che caratterizza Roma. Non dimenticare di visitare la piazza di sera, quando la fontana è illuminata e l’atmosfera diventa ancora più magica.