I segreti per scegliere il miglior olio extravergine d’oliva al supermercato

I segreti per scegliere il miglior olio extravergine d'oliva al supermercato

L’olio extravergine d’oliva è uno degli alimenti simbolo della dieta mediterranea e rappresenta una scelta fondamentale per chi vuole prendersi cura della propria salute. Tuttavia, la grande varietà di oli disponibili sugli scaffali dei supermercati può rendere difficile individuare il prodotto migliore. In questo articolo sveleremo i segreti per scegliere il miglior olio extravergine d’oliva al supermercato, aiutandoti a riconoscere qualità, autenticità e caratteristiche salutari.

Perché scegliere l’olio extravergine d’oliva?

L’olio extravergine d’oliva (EVO) non è solo un condimento, ma un vero e proprio alleato per la salute. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il consumo regolare di EVO aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, grazie alla presenza di grassi monoinsaturi e polifenoli antiossidanti. Questi componenti contribuiscono a mantenere bassi i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e a proteggere le cellule dallo stress ossidativo, rallentando l’invecchiamento cellulare.

SC - olio extravergine

Oltre ai benefici per il cuore, l’olio extravergine d’oliva favorisce la digestione, sostiene il sistema immunitario e può aiutare nella prevenzione di alcune forme di tumore. È inoltre un alimento facilmente digeribile e ben tollerato anche da chi ha problemi di stomaco o fegato.

Per questi motivi, è importante scegliere un olio di qualità, che conservi intatte tutte le sue proprietà nutrizionali e salutistiche. Tuttavia, non tutti gli oli in commercio sono uguali: saperli distinguere è fondamentale per portare in tavola un prodotto davvero benefico.

Come leggere l’etichetta: informazioni fondamentali

L’etichetta rappresenta il primo strumento per valutare la qualità di un olio extravergine d’oliva. Ecco le informazioni principali da ricercare:

SC - olio extravergine

1. Denominazione: solo l’olio extravergine d’oliva ottenuto esclusivamente tramite processi meccanici e senza l’uso di solventi può fregiarsi di questa dicitura. Diffida di prodotti che riportano solo “olio d’oliva” o “olio di sansa”.
2. Origine delle olive: la dicitura “olio ottenuto in Italia da olive italiane” garantisce che tutto il processo produttivo si è svolto nel nostro Paese. Se compare la frase “miscela di oli comunitari/non comunitari” significa che le olive provengono da diversi paesi, riducendo la tracciabilità e, spesso, la qualità.
3. Data di raccolta e scadenza: prediligi oli con data di raccolta recente, perché le proprietà organolettiche e nutrizionali si mantengono meglio nei primi 12-18 mesi dalla spremitura. La scadenza, generalmente di 18 mesi, ti aiuta a capire quanto l’olio sia fresco.
4. Modalità di estrazione: la dicitura “estratto a freddo” indica che l’olio è stato ottenuto a temperature inferiori ai 27°C, preservando aroma e principi attivi.
5. Valori nutrizionali e acidità: un buon EVO deve avere un’acidità inferiore allo 0,8%. Più è bassa, maggiore è la qualità.

Leggere attentamente l’etichetta è il primo passo per evitare prodotti scadenti o adulterati, che possono non solo compromettere il gusto dei tuoi piatti, ma anche i benefici per la salute.

L’importanza della provenienza e delle certificazioni

La provenienza delle olive è un fattore chiave nella scelta dell’olio extravergine d’oliva. Gli oli italiani, soprattutto quelli a Denominazione di Origine Protetta (DOP) o Indicazione Geografica Protetta (IGP), sono sottoposti a controlli rigorosi che garantiscono la qualità e la tracciabilità del prodotto.

SC - olio extravergine

Le certificazioni DOP e IGP assicurano che l’olio sia stato prodotto secondo specifici disciplinari, utilizzando olive coltivate e lavorate in determinate aree geografiche. Questo non solo tutela il consumatore, ma valorizza anche le varietà locali e le tradizioni produttive. Quando possibile, scegli oli DOP/IGP: sono spesso più costosi, ma offrono maggiori garanzie in termini di qualità e sicurezza alimentare.

Un altro aspetto da considerare è la filiera corta: oli prodotti e imbottigliati da frantoi locali, magari a chilometro zero, mantengono più facilmente le loro caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Scegliere prodotti di filiera corta significa anche sostenere l’economia locale e la biodiversità agricola.

Colore, profumo e sapore: come riconoscere un olio di qualità

Oltre alle informazioni presenti sull’etichetta, anche l’aspetto sensoriale dell’olio extravergine d’oliva può fornire preziose indicazioni sulla sua qualità. Un olio EVO di pregio si distingue per:

SC - olio extravergine

1. Colore: varia dal verde intenso al giallo dorato, a seconda della varietà di olive e del grado di maturazione. Tuttavia, il colore da solo non è indice di qualità: alcuni produttori aggiungono clorofilla per rendere l’olio più verde.
2. Profumo: un buon olio EVO sprigiona sentori freschi e fruttati, che ricordano l’erba appena tagliata, il carciofo, la mandorla o il pomodoro. Odori di rancido, muffa o aceto indicano un prodotto ossidato o mal conservato.
3. Sapore: l’olio di qualità presenta un gusto equilibrato tra amaro e piccante, dovuto alla presenza di polifenoli. Queste note, spesso poco gradite a chi non è abituato, sono in realtà sinonimo di freschezza e ricchezza di antiossidanti.

Quando possibile, assaggia l’olio prima dell’acquisto, magari partecipando a degustazioni o scegliendo piccoli formati da testare a casa. Conserva l’olio al riparo da luce, calore e aria, per preservarne le qualità nel tempo.

Ricorda che un buon olio extravergine d’oliva non solo arricchisce i tuoi piatti, ma rappresenta un investimento per la salute di tutta la famiglia.

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